Alcuni di voi diranno, “Noooo, anche qui Halloween, basta! Non è una festa che ci appartiene!”
Forse è così o forse no, ma ci dispiaceva non festeggiare assieme ai bambini la Notte delle Streghe. Però, prima, volevamo raccontarvi qualcosa su questa festa così controversa e lo faremo citando J. Markale, studioso Bretone di letteratura Francese e Arturiana.
“Non c’è festa priva di profonde radici nel passato, sia che sostituisca una festa più antica – della quale ha modificato il senso originario e che dunque è stata recuperata in un quadro socio-culturale differente – oppure che sia stata trasmessa più o meno clandestinamente in una cultura popolare parallela, prima di riemergere alla luce del sole in circostanze precise”.
“Sin dai tempi antichi, gli esseri umani hanno sempre avuto cura di preservare la memoria di coloro che non ci sono più, e in molti casi di render loro un autentico culto. Dagli ipogei mediorientali fino ai monumenti dedicati ai caduti che campeggiano sulla piazza del più piccolo paese (…) ci si è preoccupati di onorare coloro che non erano più e di cui ogni vivente si sentiva l’erede e il continuatore. Si potrebbe arrivare a dire che l’umanità, sin dalla sua comparsa sulla terra, ha tentato di stabilire un legame ininterrotto fra i vivi e i più antichi antenati.”
“Il calendario liturgico cristiano prevede quattro principali feste che ritmano l’anno, sia per gli ortodossi che per gli anglicani, per i i protestanti di ogni sorta e i cattolici romani. L’anno liturgico comincia a Natale, celebrazione della nascita del Salvatore, prosegue a Pasqua con la commemorazione della Passione e della Resurrezione del Redentore, continua con la Pentecoste, simbolo di discesa dello Spirito Santo sugli esseri umani, e termina a Ognissanti, glorificazione di tutti coloro che hanno raggiunto la Luce eterna. Quest’ultima festa è il coronamento di ogni esperienza spirituale riuscita. Ma nell’opinione generale, quella dei fedeli, come quella dei non credenti, la festa di Tutti i Santi è legata al ricordo dei defunti senza eccezione, poichè essi (…) possono essere considerati Eletti.”
“In effetti, la parola Halloween, indubbiamente anglosassone, deriva da una contrazione popolare di All-(saints)-even, che letteralmente significa: <<sera santa>> o <<sera sacra>>. Il riferimento è esplicitamente cristiano”.
Nel 731 papa Gregorio III fece erigere nella chiesa di San Pietro a Roma una cappella dedicata a tutti i santi e decise che ogni 1° novembre vi sarebbe celebrata una messa e una funzione particolare. La scelta del 1° Novembre appare un po’ strana, in quanto nell’ambiente mediterraneo tradizionale le date del culto dei morti erano ben differenti. I greci lo festeggiavano in primavera, il terzo giorno delle feste Antesterie; mentre i romani avevano scelto di collocare una festa identica nel periodo delle Parentali , fra il 13 e il 20 febbraio. La Chiesa dell’epoca scelse di collocare la festa dedicata ai defunti in corrispondenza alla festa celtica di Samhain, probabilmente, sotto l’influenza dei monaci irlandesi, in particolare di San Colombano, ardente evangelizzatore dell’area celtica e fondatore di alcune famose abbazie a Luxeuil, sui Vosgi e a Bobbio, nell’Italia Settentrionale. Gli stessi monaci irlandesi portarono la tradizione negli Stati Uniti ed è lì che ha trovato nuovo splendore.
Nella notte di Samahin i tumuli sono aperti e ciascuno può andare da un Mondo all’altro, ritrovare i propri cari e brindare alla loro memoria. Il corteo delle grottesche maschere, così come per il Carnevale, serve a esorcizzare la morte e a confondersi, impersonando gli spiriti, con la schiera dei Defunti. Le offerte ai morti, nei secoli, si sono trasformate nei bambini che chiedono leccornie.
Forse è una festa che non ci appartiene, ma come tutte le feste in maschera è sempre molto divertente, perciò, come abbiamo fatto all’inizio di questo articolo, cantiamo con i bambini una canzoncina dedicata alle Cinque Piccole Zucche di Halloween:
Five little pumpkins sitting on a gate.
The first one said, “oh my it’s getting late.”
The second one said, “there are witches in the air.”
The third one said, “but we don’t care!”
The fourth one said, “let’s run and run and run.”
The fifth one said, “I’m ready for some fun!”
OOOhh OOOhh went the wind
And out went the lights
And the five little pumpkins rolled out of sight.
Happy Halloween a tutti!!!!!!!
Fonte: “Halloween. Storia e Tradizioni”. Jean Markale ed. L’Età dell’Acquario.